Quanti suicidi per il lavoro, una catena, e tutti sono accomunati dall'essere compiuti da gente comune, piccoli imprenditori, piccoli operai, bottegai, artigiani. Vittime del sistema, gente indifesa, Italiani senza santi in Paradiso, soli nell'inferno delle burokrazie che da quando c'è la crisi, sembrano agguerrite al massimo.
Mai però che si ammazzasse un appartenente alla stanza dei bottoni, magari per il rimorso delle morti e dei drammi provocati!
E' davvero colpa solo de la crisi economica? Forse, ma non ne sarei così sicura, la crisi economica è mondiale, ma qui in Italia c'è, come dicono ci sia anche in Grecia, qualcosa di più terribile e subdolo che delle crisi se ne fa paravento: IL SISTEMA. Ed è questo che provoca suicidi spettacolari, definiti folli, ma che folli non sono!
Il sistema marcio che ci opprime da decenni deve finalmente prendere coscienza della sua ferina disumanità ed interrogarsi su cosa stanno
combinando le classi dirigenti in Italia, specie nella Italia
incantata dalla sirena Europa.
Un punto a mio modo di vedere deve
essere ben chiaro: quando i piccoli imprenditori, gli operai, i
piccoli artigiani, i bottegai si suicidano, dietro il loro atto non
c'è la disperazione per una “fortuna che sfuma” come accadeva un
tempo, dietro i suicidi per lo più eccellenti o di ricchi dissoluti e sperperatori.
Nessun grande imprenditore, nessun banchiere fallito, nessun
potente si è suicidato per questa stramaledetta crisi.. vi siete chiesti perchè?
Se osserviamo spassionatamente i vari
casi, i numeri, arriviamo a capire ( qualcuno ancora vuole capire
qualcosa in questo mondo in cui la ragione è da tempo alla deriva)
che siamo, almeno in Italia , di fronte ad una protesta dell'uomo
comune contro il sistema che lo annichilisce, depreda, e
indirettamente lo deride come persona che ha solo volontà di
sopravvivere, vivere, lavorare. I grandi invece hanno tutte le porte aperte ,
anche quelle della evasione e della truffa, e tra di loro ci sono
addirittura alcuni più uguali fra gli uguali... ci si dimentica
persino dei loro errori, non se ne parla.. tutto abbuonato..
misteri del potere vero!
Ma sono gli altri, la gente comune che
si ammazza, apparentemente senza una razionalita', povera gente; la stampa parla
di follia e questo mette a posto le cose, si evita di interrogarsi:
il “gesto è folle”, fine. Quanto siamo ipocriti!
Il fioraio di Ercolano, come
gli altri prima di lui, se mai è stato reso folle, tanto da condurlo in preda
alla vertigine da impotenza. Anche gli animali quando si sentono
impotenti si ammazzano, non solo l'uomo, alla fine siamo tutti vita animale, solo che noi come bestie, sappiamo bene come distribuire la morte e la disperazione, siamo maestri!
La morte del fioraio di
Ercolano, come le altre simili nel nostro Paese ed in Grecia, al di
là di responsabilità eventuali delle Istituzioni, che in questo caso, se ci sono, non le
conosciamo, è emblematica di una protesta comune : il sistema mi
impedisce di vivere se non come uno schiavo, ho persa col lavoro la
dignità di uomo, non resta che la morte, atroce e spettacolare ,
come deve essere perchè la mia morte sia un dito accusatore puntato
contro un sistema assassino e vigliacco che si fa scudo della crisi mondiale per opprimerci meglio e di più.
In fondo è lo stesso schema del terrorismo: i terroristi si
suicidano andando contro l'Occidente perchè si sentono impotenti,
schiacciati, non considerati... accusano con la morte - spettacolo
l'Occidente, e ne evidenziano quello che sentono come una
ingiustizia: tu Occidente mi costringi ad ammazzarmi, per il mio
Paese, per il mio credo . Uccidendo me uccido anche un poco te, perchè ti costringo a mostrare le conseguenze del tuo comportamento! Follia diciamo noi, ma dietro quella
follia ci sono precisi comportamenti dell'Occidente che innestano la
reazione. Come con il fioraio di Ercolano, come i tanti piccoli
artigiani, i padri di famiglia di questo sciagurato Paese preda dei
propri demoni e di quelli di una Europa che mostra sempre più un
volto spaventoso, mentre i morti additano silenziosi!
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