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F. Parpaiola LfG n. 68 L’Articolo 18 in Italia, come funziona in Germania il mercato del lavoro PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 23 marzo 2012
Pomigliano proteste

Salve Marista.

Molti in Italia parlano dell’articolo 18 come se si trattasse di un patrimonio nazionale da difendere e salvare a spada tratta. Altri invece lo vogliono, come si suol dire, adeguare ai tempi moderni con dovute correzioni e maestrali aggiornamenti.

I sindacati sono sulle barricate e attaccano il legislatore ancora prima che il pacchetto sia approvato;(cosa unica al mondo, difatti solo in Italia si piange sul latte ancora non versato), i partiti son divisi e i soliti ini ani e oni, in vista delle prossime elezioni, per non sporgersi troppo fuori dalla finestra non san che pesci pigliare.

L’anomalia del Mercato del Lavoro Italiano, sia a te sia ai nostri lettori, è meglio conosciuta che a me, pertanto non entrerò nel merito, ti parlerò invece di come funziona qui in Germania e sarai tu stessa, sarete voi, a tirarne le vostre dovute conclusioni.

Comincio con il dirvi che qui in Germania la Cassa integrazione non esiste.




 

Ogni dipendente paga una percentuale del suo mensile lordo indirettamente allo Stato, attraverso l’Ufficio Federale del Lavoro “Arbeitsamt”, un semplice operaio scapolo ad esempio con 2500 Euro lordi, si vede trattenere altre al 52% tra Imposte e fondo assicurativo e della pensione altri 35 Euro mensili di assicurazione sulla disoccupazione. (la trattenuta è in percentuale allo stipendio)

Dopo un anno di contributi versati, in caso di licenziamento non colposo, questi riceverà secondo la sua età un indennizzo netto pari all’87% del suo guadagno netto con continuazione del versamento dei contributi assicurazione malattie e per la pensione.

Il periodo di disoccupazione è calcolato conformemente all' età della persona e va da 6 mesi per i giovani a 2 anni per chi ha compiuto il 58 anno di età.

Dopo di che, subentra l’assistenza sociale.

Tutto questo lo avevo già menzionato in precedenti LfG, te lo volevo solo ricordare.

I controlli sui disoccupati sono ferrei, e chi lavora in nero mentre percepisce l‘indennizzo di disoccupazione, si trova subito con una denuncia per frode allo Stato sul groppone.

Prova ora a trasportare un sistema simile in Italia con tutti i furbetti che albergano nel bengodi e guarda cosa succede, già i ciechi che guidano il taxi hanno la pensione da orbi, immagina quanti disoccupati ci sarebbero in Italia con un sistema come in Germania.

Quello che segue ora lo troverai pure sulla mia Bacheca, l’ho pubblicato ieri quando non sapendo cosa fare, mi misi a buttar giù qualche frase senza sapere cosa volevo dire o dove volevo arrivare, diciamo che ora mi sono schiarito un poco le idee, e pertanto riprendo da li:


Marista, l’ho fatta lunga, ma veramente non so proprio come in Italia riuscirete, a risolvere questo rebus.

L’Italia è senza regole, solamente quella dell’ognuno per se e Dio per tutti funzionava.

Eccome funzionava.

Funzionava bene, tanto quanto in Grecia, in Spagna, in Portogallo e in Irlanda.

Ognuna di queste Nazioni aveva la sua Economia se non in termine bancario fiorente e traboccante di mega guadagni, sicuramente solida con il suo artigianato e le sue economie locali che permettevano alla gente di vivere con più dignità di oggi.

Poi venne la globalizzazione e sappiamo com’è andata, quello che ancora non sappiamo e questo lo dico per esteso è come questa Storia, fondata sulla bufala del benessere comunitario, andrà a finire.

Und poi iniziò la corsa all’El Dorado.

Fino a quel momento il bel Paese era quello dove i politici avevano costituito una mafia a sé, uno Stato nello Stato.

Una mafia nelle mafie, una casta nelle caste, chiamalo come ti pare, ma il tutto era una specie di Tortuga, dove brulicavano i bucanieri e i corsari, dove sì, si festeggiavano le feste in un’orgia da Bengodi, dove tutti nei loro limiti si divertivano a farsi gli affaracci propri, o emigravano.

Come in ogni luogo di Pirati, in Italia vigeva la Legge della Giungla, il Legge del più forte e scaltro, dove il più grande mangia il più piccolo e distrugge i più deboli, e li schiavizza.

La potenza dei sindacati e dei sinistri è proprio scaturita da questa situazione, i piccoli e i deboli si sono conglomerati in Cooperative e congreghe sinistre varie che a loro volta si comportarono come la casta nelle caste o la mafia politica nelle mafie, difatti, da quello che si sente e si legge, anche la sinistra ha soggiogato la sua gente derubandola e debellandola dei propri ideali e aspirazioni …und palanche.

Tutto questo però nei decenni vedendo come si comportavano i politici, i cittadini "si arrangiavano" e guarda un po’ tu, così facendo, i famosi pendolari e le comari di Voghera tenevano, e nemmeno male, un’Economia in piedi e riuscivano non solo a comprarsi prima la Balilla und poi la 500 ma riuscirono pure a farsi una casa o a comprarsi un appartamento condominiale.

L’Italia ancor oggi mantiene la Svizzera, regala soldi a palate a quei ruffiani disgraziati di alto atesini, gli Italiani evadevano il fisco, vanno a zoccole e a viados brasiliani, a Napoli allevavano i femminielli, e avvelenavano con i loro rifiuti tossici non solo loro stessi, ma anche la “Campania felix” e il Mar Tirreno, hanno la barca e vanno in crociera, e almeno una volta, vivevano bene e alla grande.

L’Italia insomma era diventata la Sodoma und Gomorra sociale D’Europa e del Mondo, ma anche forte di emigranti e di chi in silenzio con la benedizione di Sancta Mater Ecclesia, soffriva e crepava nel buio.

La dolce Vita felliniana, vista da fuori e con l’occhio di quattro cretini di giornalisti tedeschi e non solo, sembrava veramente una pacchia, dove con il dolce far niente uno si arricchiva e viveva alla grande.

und poi, venne la crisi economica, alla quale si aggiunse L’Europa Unita, la fregatura di Schengen, il mobbing europeo per distruggere il bengodi e ristrutturarlo con la mentalità dei lapponi, und last not least, Gerard Schröder che continuò lo sfacelo dell’Italia la dove avevano terminato, Romano Prodi und Helmut Kohl assieme a quel bifolco di tirapiedi di Ministro delle Finanze bavarese che risponde al nome di Theo Weigel.

Attaccarono in modo vile e degenerato el Berluska, lo intralciarono, dove potevano, insomma distrussero la civiltà e la forma di vita sociale italiana per farne un'altra, che in fin dei conti è la stessa cosa di prima. Solo che ora le palline sul pallottoliere hanno un'altra definizione e sono state smistate e disposte in modo diverso, ma son pur sempre le stesse…und poi venne Big Mama Angelina.

La grande Matrona Germaniae, si portò appresso quel tirapiedi di Trichet, il Sarkozy e via discorrendo und lo Stato Italiano che in fin dei conti è formato dagli stessi bifolchi con la cravatta di prima, per non essere da meno ora sta facendo manbassa del poco che vi è rimasto, in cambio, però vi regala un ordine nuovo, una Nazione Confederata e una nuova Patria.

Credo che qui tra le righe ce ne sia per tutti, per tutti i gusti e tutte le Borse, e vista l’attuale situazione si potrebbe anche dire che gli italiani stavano meglio quando stavano peggio; ma è veramente vero che in Italia si stava meglio quando si stava peggio?

Chi stava meglio quando si stava peggio?

Don Gallo ebbe a dire che tutti i diritti conquistai combattendo nei Secoli sono ora calpestati, ma di che cacchio di diritti sta parlando quel prete? Quello di crepare e di sopportare le angherie in seno allo Stato della Chiesa forse?

Cristo, che caleidoscopio di situazioni più o meno belle, ma tutte veritiere e tutte fragili …una cosa sola è certa, se l’Europa non si unisce anche politicamente e fiscalmente e non lo fa alla svelta, finirà in pasto alla Cina e all’India e gli italici furbetti saranno i prossimi vu gumbrà.

Chi in Italia ruba ora, che se lo metta bene in Testa questo, non la farà franca domani, così come quelli che rubarono ieri e stanno per andare in Galera oggi, in Carcere ci andranno pure loro, in un prossimo futuro.

Toto disse che era dell’ANEF e l’altro giorno l’Annunziata disse a Rutelli di non prenderla per una deficiente, penso che quello dell’Anunziata per quanto scorbutica possa essere è stato il classico colpo davanti alla Prua dei vari Rutelli e a tutti gli ini ani und oni, del paese del Bengodi.

Time will tell.

Fin qui sono convinto che a grandi linee concordi con me, sono anche sicuro che molti di voi rimpiangano quei tempi, ma mettetevi il cuore in pace, quelli non tornano più.

Ora manca il Lavoro, per ritornare indietro ora è venuta a mancare l’industria fatta scappare via dalla prepotenza sindacale forte dell’Articolo 18, tutto li.

Qui in Germania invece la piccola e media industria come anche l’artigianato può assumere personale aggiunto se necessario, e può licenziarlo quando le commesse di lavoro scarseggiano; questa si chiama flessibilità di mercato.

La stessa flessibilità che dimostra la classe operaia adattandosi al precariato e all’impiego con agenzie di lavoro private, dove, secondo le qualifiche e delle necessità, un dipendente si può trovare a cambiare diversi posti di lavoro in un Anno.

Tutti si stanno scervellando per trovare una formula economica salva tutto e tutti, secondo me l’unica formula magica che rimette tutto a posto e quella di reimportare il Lavoro, che è stato esportato in Medio Oriente e un po’ dappertutto nel Mondo, prosciugando l’Europa.

L’Europa si sta spegnendo, non solo manca il lavoro, ma è venuta a mancare anche la gente per eseguirlo, per creare insomma quel benessere al quale il Bengodi era abituato, manca la mano d’opera e gli operai, poiché mai nati.

Ora Marista in Europa si sta rendendo evidente il caso, dove chi lavora, non può permettersi di acquistare ciò che produce in Fabbrica, e guarda bene che non sto parlando certo di una Ferrari.

L’ultima volta che vidi una cosa del genere fu nel Ghana, dove un portuale che caricava a fil di schiena sacchi con semi di cacao sulle Navi, con il suo guadagno giornaliero non poteva acquistare la tavoletta di cioccolato prodotta con quel cacao, non ti meravigliare sai, se un giorno senti un docente ghanese dire che suo Padre negli Anni 80. faceva lo scaricatore di Porto a Thakoradi nel Ghana.

Napolitano vuole ripristinare l’apprendistato di allora, pensiero certamente nobile, dopo di che ci sarebbero di certo meno Morti Bianche e meno infortuni sul Lavoro in Italia (vergona nazionale) il guaio è che non solo mancano gli apprendisti, ma non ci sono più neanche i fabbri e gli stagnini che potrebbero insegnare ai giovani un mestiere …und poi manca il lavoro stesso, secondo me il Giorgio nazionale vaneggia tanto quanto lo zio Adolfo che muoveva in Russia Brigate corrazzate inesistenti, mentre a Berlino i russi bussavano alla porta del su Bunker.

È di oggi la notizia che il 75% dei Comuni e provincie della Ruhr e in stato fallimentare e le famiglie non solo, non sono in grado di dare ai loro figli una tavoletta di cioccolato, ma se non ci fossero le Mense e la distribuzione gratuita dei cibi nelle parrocchie, non potrebbero nemmeno garantire loro tre pasti al giorno…un intanto don Gallo parla di diritti conquistati con secoli di lotta, roba da matt, roba da matt.

Ciao.

Franco













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  Commenti (2)
1. Scritto da SILVIO, il 23-03-2012 17:46
ALADINO, 
diritti e doveri procedono di pari-passo. 
Gli uni non possono essere anteposti agli altri. 
Né può sussistere un sistema che presupponga chi deve comandare e chi deve ciecamente ubbidire senza riserva alcuna. 
Ciò spiega esaurientemente il perché del modello - Germania, che nel breve è riuscito ad acquisire successi eclatanti ma poi alla lunga è sempre stato condannato dalla Storia a brucianti sconfitte. 
Il guaio è che i teutonici non si prostrano mai alle lezioni impartite.
2. Scritto da aladino, il 23-03-2012 16:12
La Germania probabilmente (certamente) è una Nazione composta da cittadini che conoscono bene il concetto: Prima i doveri, poi i diritti. Poche discussioni. Lavoro duro.  
L'Italia, invece, è composta da cittadini che hanno invertito l'ordine doveri/diritti. Siamo (sono) anarchici ed individualisti. Non vogliono Stato. Ci saranno delle motivazioni storiche sulla diffidenza verso ciò che richiama le Istituzioni. Dobbiamo per primi dare segnali di concretezza. Sempre nella speranza di una risposta positiva dello Stato. ciaooooooooooo.

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