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Marista
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Tarzan: dagli alberi alle case PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
mercoledì 09 aprile 2008
Stamane a Piazzale Aldo Moro ho trovato un sacco di manifesti come questo:





















Sotto braccio, poi, avevo uno di quei giornali di Free Press, nello specifico City, in cui, a pagina 19 si raccontava proprio di quanto avvenuto a la Bufalotta, dove ieri mattina è avvenuto lo sgombero di uno stabile che era stato abusivamente occupato. Ci sono stati nove arresti e molte persone, fra abusivi e forze dell'ordine, si sono fatte male. Il problema è questo: gli appartamenti che sono stati occupati, erano già stati acquistati da persone che avevano versato un 20% di anticipo. Gente che si è indebitata con le Banche per poter acquistare questi appartamenti che non superano i 90 metri quadri (i più piccoli erano di soli 50 metri quadri, della serie: stiamo attenti a non fare un secondo figlio che non ci sta lo spazio).

Siamo al colmo: chi si può permettere una casa che supera i 90 metri quadri e che può pagarla tutta intera, senza mutui e rate, guarda caso non deve temere che qualche abusivo, sicuramente bisognoso, gli possa occupare l'appartamento. Chi, invece, ne compra una, prosciugando i propri risparmi e accendendo mutui che comportano ipoteche e rate dai 1000 ai 1400 euro mensili (magari anche con tasso variabile), di sicuro non ha il diritto di dormire sogni tranquilli. Sul Messaggero di oggi si legge qualcosa che io ritengo indicativo:

"Case da 50, 70 e 90 metri quadri acquistate sulla carta dal costruttore («perché solo così anche noi che non potevamo accedere ai mutui diretti dalla banca, abbiamo potuto ottenere il credito», spiega un acquirente) e che a partire da domani sarebbero state in consegna."

Queste case sono state acquistate anche da persone che non potevano accedere al mutuo, questo significa che stiamo parlando di gente che non ha le credenziali per poter ottenere credito, ovvero: non ha soldi e non ha garanzie. Quindi la situazione attuale è che se non si ha denaro, non si ricevono aiuti, in quanto non si è degni di fiducia, e comunque si trova sempre poco tutelato in quanto facilmente troverà personaggi prepotenti, pronti ad usare soprusi nascosti con la scusa della necessità. Gli abusivi della Bufalotta hanno anche affisso degli striscioni: manifestavano dunque, e invece di prendersela con chi di dovere, se la sono presa con chi era nella loro stessa situazione, decidendo loro al posto dei proprietari-indebitati.
Sempre sul Messaggero si legge di "guerra fra poveri": mai come adesso questa frase è risultata più corretta. Invece di andare ad occupare la casa dei politici o di "Tarzan", questi signori abusivi occupano l'abitazione di chi non può arrivare a fine mese, di chi non ha il diritto di ammalarsi per non perdere lo stipendio, di chi non può permettersi di fare un figlio perché l'appartamento è troppo piccolo e perché se va in maternità perde lo stipendio che serve interamente per il mutuo.

Il 26 Settembre scorso, la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza molto importante, la n.35580, in cui vi si può leggere che "ai fini della sussistenza dell'esimente dello stato di necessità previsto dall'art. 54 c.p., rientrano nel concetto di danno grave alla persona non solo la lesione della vita o dell'integrità fisica, ma anche quelle situazioni che attentano alla sfera dei diritti fondamentali della persona, secondo la previsione contenuta nell'art. 2 della Costituzione[…], fra i quali deve essere ricompreso il diritto all’abitazione, in quanto l’esigenza di un alloggio rientra fra i bisogni primari della persona''.
Di sicuro non si può che essere d'accordo con questa sentenza, anche perché la stessa faceva riferimento a un caso specifico: una madre in gravi condizioni economiche e con un figlio minorenne a carico, aveva già fatto richiesta di casa popolare, ma oramai attendeva da troppo tempo "in lista". La signora, allora, esasperata, ha deciso di occupare una casa popolare, una struttura statale. Giusto? Sbagliato? Non sono sicura quanto fosse sbagliato, ma mi rendo anche conto che non siamo di fronte ad un comportamento lodevole. È pur vero, però, che questa madre non ha violato una proprietà privata, ma una pubblica...

Il problema delle case popolari non è da poco conto. Le case popolari ci sono, non serve che ne vengano costruite chissà quante in più, forse sarebbe meglio usare strutture in disuso come certe case cantonali o palazzoni inutilizzati come succede con quelli costruiti per le Poste. C'è poi da dire che comunque queste abitazioni popolari spesso non vengono assegnate. E quelle che lo sono, non sempre vengono date a persone veramente bisognose: ci sono famiglie con due stipendi, e bene "ammanicate" che riescono a soffiare una casa popolare a chi magari vive di una pensione minima o addirittura di invalidità. C'è però anche il fenomeno per cui molti costruttori fanno i furbi: prendono appalti per costruire ufficialmente edifici popolari a cui poi vengono aggiunti un po' di gessi e qualche mattonella colorata (come è avvenuto a San Liborio, a Civitavecchia) e magicamente si trasformano in case da vendere a 250.000 euro, con il tacito assenso dei Comuni. Ci sono poi tutti quei palazzi popolari che vengono costruiti, terminati e che poi non vengono assegnati, così che poi divengono proprietà di Banche che li svendono a furbi privati, i quali a loro volta li venderanno a prezzi di mercato. Ma, se è per questo, ci sono anche persone che su Yahoo Answer si chiedono quale sia la modalità per occupare una casa, e in particolare nella Capitale.

Le amministrazioni pubbliche sono a conoscenza di questi movimenti illeciti sulla pelle di chi è in lista. Parcheggiate sotto questi palazzi si possono vedere Mercedes e BMW nuove di pacca, ma la gente che non ha una casa continua a rimanere in questa benedetta lista. Alcuni esasperati occupano queste abitazioni, ma le rubano ad altre persone che sono nelle loro stesse condizioni economiche.

Il signor "Tarzan", invece di buttare benzina sul fuoco e mettere le persone le une contro le altre, farebbe meglio ad apporre un filtro fra il cervello e ciò che chiede alla copisteria che paga con il denaro pubblico. Il signor "Tarzan" aspira a diventare l' Onorevole "Tarzan" con tanto di stipendio rubato dalle tasche di quelle stesse persone che aizza a sottrarre case, che siano appartamenti popolari o di proprietà acquistati previo indebitamento. Invece di occupare le case della povera gente "Tarzan" potrebbe farci il favore di andare ad occupare una delle tante case di qualche suo amico politicante, viste che recente abbiamo "scoperto" (anche se non siamo sorpresi) che ogni onorevole possiede dalle 4 alle 12 abitazioni, fra cui alcune anche "popolari". Invece di battersi perché i diritti di chi non arriva a fine mese continuino a venire calpestati, potrebbe farci il favore di far si che questo sistema, di "poveri" da una parte e "ricchi" dall'altra, termini.
Ma forse per chi è cresciuto fra le onorevoli scimmie è chiedere troppo.

di Francesca Lippi

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