Capitano cose strane nella vita. Capita
per esempio che ti ammali, ma di un male che tu credevi che a te
mai!
Niente di speciale intendiamoci, meglio chiarire subito: è solo che non mi funziona
il cuore e data la mia età ( classe 1944), credo davvero che non ci
sia nulla da meravigliarsi.
Però sto male e non sono più io, c'è
una impiastra qua che necessita di attenzioni continue, impasticcata di medicinali
ed annoiata a morte.
Insomma questo male strano che a me
mai.. mi ha rivoluzionato la vita, una scocciatura immensa! Una
tegolata che farà sempre male. Un giorno ti rendi conto che
l'affanno, l'asma, sono diventati uno scomodo compagno che cresce,
cresce, che fare? Fingi che tutto vada bene, così passa... Ma
accidenti a lui, non passa, e tu sei maledettamente stanca. Va bene,
penso sottilmente disperata: mi curo, sono troppo grassa, mangio
meno.. tanto con l'affanno non ho fame , e così rientro nei
pantaloni di panno nero che erano costati un sacco e non ci entro
più. Passa qualche tempo.. mangio poco, nei pantaloni continuo a
non entrare,in compenso l'affanno aumenta e vi si aggiunge una serie
di nuovi disturbi. Sono ridotta a non poter fare niente di niente,
casa, balcone, giardino ne soffrono vistosamente, mi dico che appena
starò bene rimedierò, domani, domani, domani.. che ci vuole, so
come fare a rimediare in poco tempo, sono una robusta io. Invece
di domani in domani finisco all'ospedale visto che non ce la faccio
manco a camminare. Trafila, buchi, visite, poco dormire... ne esco
che finalmente, anche se lentamente, cammino, e ho anche fame dopo
la dieta ospedaliera: ti mettono strana roba nel piatto, difficile
da ingollare. Che bello, me ne vado, guarirò presto dottore?
Vedremo, riprenda piano piano con prudenza, poi si vedrà. Ho
capito, ma non voglio pensarci ora, ho fretta di tornare a casa.
Ed eccomi qui: non si corre, niente
pesi, niente cibo goloso, niente.. niente.. niente. Il cuore sta
sempre lì, se sgarri reagisce, se non sgarri, reagisce, chi sa che
vuole st'infame! La gatta di casa mi scruta preoccupata: i gatti sono
sensibilissimi, mi sale in braccio, poggia la testa delicatamente
sul mio cuore... ascolta, si gira, mi guarda e mi dà una nasatina
sul mento, mi commuovo, come sempre, mi sembra rattristata, va a
capire. Niente niente penso, stanotte staccata da tutti gli
apparecchi, ho una crisi, nessuno se ne accorge e muoio, e Tempesta
sta di certo percependo che qualcosa non va.. la osservo, ma lei
già non mi fila più, corre svelta a cercare di accoppare una
farfalletta appena entrata dalla finestra.
Mi dico che morire nel sonno non è
poi male, comunque metto in ordine il mio comodino, la vestaglia, e
mi preparo per una notte che prevedo insonne, mi pettino benino, mi
cambio il pigiama, che magari muoio con un pigiama gualcito e i
capelli da strega! La notte vola in un momento, ho dormito
ininterrottamente, non sono morta, non ho l'affanno, ma debbo
camminare piano, la caffettiera vuota mi pesa, la scatola dei
biscotti mi sembra un macigno.. avrei voglia di urlare! Il caffè di casa però è buono, chi sa domani starò meglio!
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1. Scritto da Sebastiano , il 02-07-2013 20:04 La gatta può aiutarti: parlale, se già non lo hai fatto. A me, l'anno passato, è stata di aiuto la cagnetta: le ho parlato, le ho chiesto aiuto. Anch'io non capivo cosa avessi, o meglio, le prospettive non erano per niente buone. Sofferenza fisica e psicologica: la salute fisica è migliorata, altre cose sono in via di miglioramento, ma come forse saprai o ricorderai, il mio fallimento è del 2004, chiuso a fine 2011, con strascichi che mi obbligano a "non apparire", almeno per ora (solo multe per auto già sequestrate e vendute all'asta...). Ma volersi bene, amare il proprio corpo, parlare con se stessi: forse cominciando da lì potrebbe essere una strada, un percorso di guarigione. Stammi bene.
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2. Un abbraccio Scritto da Nessie , il 01-07-2013 00:25 Ciao Marista, che bella lettera hai scritto! e come mi dispiace del tuo problema di salute. Ma credo che alla fine riuscirai a superare anche questa fase avversa. Un affettuoso abbraccio
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3. Scritto da Marista, il 14-06-2013 01:00 Carissimo Silvio, bentornato e un grazie di cuore per l'incoraggiamento.. a volte se ne ha necessità
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4. Scritto da SILVIO, il 12-06-2013 08:44 Non arrenderti mai ! Si può guarire. Basta volerlo con tutte le forze del "proprio" Io. Ti sono solidale.
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